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Benvenuti Amici nel nostro blog, il blog della famiglia travel2travel.

Da piccolo, mia mamma, mi diceva sempre che nella spesa di una famiglia, non possono mancare 2 cose: il pane e il Parmigiano Reggiano

Un formaggio gustoso e completo, ideale per i bambini durante lo svezzamento, per i giovani in fase di crescita così come per adulti e anziani.

La sua produzione è regolamentata da un rigido Disciplinare, depositato presso l’Unione Europea, in quanto il
Parmigiano Reggiano è un formaggio a Denominazione di Origine Protetta (DOP), cioè un prodotto che, in virtù delle caratteristiche distintive e del legame con la sua zona d’origine, gode di un regime di protezione accordato dalla UE a tutela del consumatore e del produttore

Ebbene, siamo stati invitati dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per vedere come nasce e chi produce questo prestigioso formaggio.

Leggete il nostro articolo.

COME ARRIVARE A BOLOGNA

Si raggiunge in auto, tramite la tangenziale (uscita 4 bis) e tramite autostrada, sia che proveniate da Milano (A1 uscita Bologna Borgo Panigale), sia da Padova (A13 uscita Bologna Arcoveggio) e sia da Ancona (A14 Bologna San Lazzaro).

Noi abbiamo percorso circa 520Km A/R seguendo Brescia, Cremona, Parma, Modena e Bologna.

Costo del pedaggio 26,5€ A/R.

Tempo di percorrenza 3h circa.

DOVE DORMIRE A BOLOGNA

Abbiamo alloggiato al Best Western San Donato, posizionato nel centro storico a pochi metri dai principali monumenti.

Molto interessante e comodo il parcheggio che è situato nella zona ZTL.

Camere pulite e dotate di ogni confort.

DOVE MANGIARE A BOLOGNA

Abbiamo cenato al ristorante Vicolo Colombina, in pieno centro storico.

Buonissimi piatti della tradizione impreziositi dal Parmigiano Reggiano.

Ottimo il vino locale Sangiovese che si accompagna perfettamente con tutto.

IL PARMIGIANO REGGIANO IN CIFRE 2020

3.940.000 forme prodotte (3.754.193 nel 2019, variazione del 4,9%) pari a circa 160.000 tonnellate

ZERO insilati (divieto di uso di foraggi fermentati nell’alimentazione delle bovine)

ZERO additivi e conservanti in tutte le fasi di produzione

13.5 litri di latte per la produzione di 1 Kg di formaggio

520 litri di latte necessari per produrre una forma

39,9 kg peso medio di una forma a 12 mesi

2.609 allevatori/conferenti latte ai caseifici

267.000 bovine di oltre 24 mesi di età per la produzione di latte

2,18 mln tonnellate di latte prodotto

20,6% della produzione nazionale di latte
321 caseifici produttori

1,35 miliardi di euro giro d’affari alla produzione

2,35 miliardi di euro giro d’affari al consumo
50.000 persone coinvolte nella filiera produttiva

59.524 tonnellate esportate (53.785 nel 2019, +10,7%)

44% quota export

Ci sono storie che potrebbero raccontarsi da sole

racchiuse in profumi e sapori

che lasciano ogni parola sullo sfondo

Parmigiano Reggiano

COME NASCE IL PARMIGIANO REGGIANO

Di buon mattino, un pullmino ci accompagna in uno dei 335 Caseifici del Consorzio del Parmigiano Reggiano esattamente al Caseificio Bazzanese, dove nasce il buonissimo formaggio.
Siamo accompagnati dai gentilissimi Gino, Silvia e il responsabile del Caseificio Matteo che ci mostreranno e spiegheranno le varie fasi della produzione

ZONA ORIGINE

Il Parmigiano Reggiano è legato indissolubilmente alla propria zona di origine.

Per la produzione di Parmigiano Reggiano, infatti, si utilizza latte crudo prodotto esclusivamente in quel territorio.

Si tratta di un latte particolare, caratterizzato da una singolare e intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituiscono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolare produzione.

Sono 5 le province della zona di origine (Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova destra fiume Po, Bologna sinistra fiume Reno) dove avviene la produzione dei foraggi, la produzione di latte, la trasformazione in Parmigiano Reggiano, la stagionatura e il confezionamento.

Quindi, non è possibile fare il Parmigiano Reggiano con latte prodotto fuori da questa zona o proveniente dall’estero

IL LATTE

Al caseificio viene portato il latte, dai vari agricoltori rigidamente selezionati e viene messo a riposo tutta la notte

Il latte scremato (del giorno prima) viene mischiato con il latte fresco appena munto, in grandi vasche di rame chiamate Caldaie (in questo caseificio sono 16)

Viene aggiunto il Siero innesto ricco di batteri lattici e il Caglio e quando la consistenza del latte non è più liquida, diventa cagliata.

Con la maestria degli operatori, il latte viene mischiato con lo spino, uno strumento molto importante.

1000 litri di latte vengono utilizzati nella caldaia per produrre 2 forme di Parmigiano Reggiano.

FASE DI COTTURA

Il vapore passa attraverso la parte vuota della caldaia e cuoce il latte che non viene mai a contatto diretto con il calore

Con il tatto si capisce se la consistenza della cagliata è al punto giusto.

SALAMOIA

Ogni forma deve avere il codice del caseificio, il mese e l’ anno di produzione.

Per inserire questi dati sulla crosta, bisogna applicare per 1 notte la placca di caseina in una stanza a temperatura di 16°C.

Poi, le forme, vengono messe a riposo per 2 giorni in appositi stampi.

Successivamente, le forme restano circa 20 gg in salamoia, in apposite gabbie in cui ci stanno 25 forme.

Alla produzione non vengono aggiunti nessun tipo di conservanti!!!

LA STAGIONATURA

Le forme vengono portate in grandi magazzini dove alla temperatura di 16°, ha inizio la stagionatura del Parmigiano Reggiano

Appena la forma compie 1 anno di stagionatura, degli addetti alla qualità tramite uno strumento, effettuano 22 martellate sulla crosta, per verificare che non ci siano anomalie.

Il rumore dirà se il prodotto è conforme o meno e se approvato, viene marchiato a fuoco.

Per le forme che non ricevono la marchiatura, c’è una procedura che le fa diventare di 2/3 scelta.

Non si butta via niente!

LA DEGUSTAZIONE

Come ultimo step c’è la degustazione delle varie stagionature del formaggio: 12, 24 e 36 mesi.

Un tripudio di gusto e sapori genuini.

Oltre al formaggio abbiamo assaggiato anche la ricotta, che non ha deluso le nostre attese.

Tutto buonissimo!

PARCO FICO

Terminato il tour, per concludere la nostra gustosissima giornata, siamo andati al parco tematico Fico, dove tra gli altri, c’è lo stand del Parmigiano Reggiano.

Abbiamo mangiato dei buonissimi spiedini di Parmigiano e Mortadella, altra eccellenza del territorio.

CONCLUSIONI

Mamma mia che spettacolo ragazzi, un esperienza fantastica e molto gustosa!

Abbiamo capito il perchè il Parmigiano Reggiano ha una qualità così elevata.

Un formaggio che nasce da elementi genuini come il latte, il sale e il caglio, senza l’aggiunta di nessun tipo di conservanti.

Provate anche voi questa esperienza, prenotate qui la vostra visita, per controllare le strutture più vicine a voi e gli orari disponibili.

Sapete qual’è l’ingrediente più importante di questo formaggio?

E’ l’amore e la passione che bravissimi artigiani, mettono nel proprio lavoro e permettono la produzione di questo buonissimo formaggio.

Grazie mille al Consorzio del Parmigiano Reggiano per averci regalato questa interessantissima esperienza!

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