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Ciao ragazzi, come state?

L’articolo di oggi è scritto da Martina  e racconta la sua avventura di 1 mese a Creta per un progetto Eramus .

E’ stata proprio lei a chiedere di poterlo pubblicare e noi abbiamo subito accettato.

Buona lettura!

20th DAY (30 July 2022 17:23)

Sono seduta sul mio letto da una piazza e mezza, in quello che non si può definire piano superiore, a scrivere al computer questo articolo sulla mia esperienza dell’ Erasmus a Creta.

Manca una settimana, oramai, alla fine e mi ha travolta un’onda di ricordi sulle settimane passate qua con i miei amici, diventati la mia seconda famiglia.

La frase che viene spontanea dire sarebbe “sembra solo ieri che siamo arrivati e già dobbiamo preparare le valigie per tornare”, in effetti è l’unica che mi viene in mente.

Devo ammettere che negli ultimi giorni ho sentito di più la mancanza di casa e della mia famiglia,  sentivo la necessità del mio giubbotto di salvataggio.

Ma d’altra parte, non voglio assolutamente lasciare questo fantastico posto chiamato Rethymno e nemmeno la mia nuova famiglia Alium (chiamata così per il nome dell’appartamento dei ragazzi, il luogo di ritrovo).

Sono due sentimenti in contrasto tra di loro, ma che in qualche modo hanno senso.

LA MIA FAMIGLIA ALIUM

Ma cominciamo dall’inizio.

Quando sono arrivata a Creta era l’una del mattino dell’ 11 luglio 22, la disposizione delle camere era stata scelta a sorteggio e non ero entusiasta delle persone con cui avrei dovuto condividere l’appartamento.

Con il senno di poi sono felice di essere finita con loro.

Abbiamo iniziato a conoscerci meglio una notte (o una mattina) quando, senza programmare, ci siamo sedute tutte e quattro sul letto matrimoniale a parlare.

Parlare, parlare di tutto.

Qualunque cosa ci venisse in mente diventava un argomento di discussione.

Quel momento è stato quello che ci ha fatto capire quanto fossimo compatibili l’una con l’altra, abbiamo caratteri diversi, interessi diversi, ma andiamo d’accordo.

Mi sentivo a mio agio e nella posizione di non essere giudicata, cosa che sta diventando sempre più rara da trovare.

Non avevo mai incontrato delle persone con le quali potessi condividere tutto, persone con le quali ridere mezz’ora per una battuta, con le quali poter parlare di argomenti più seri e considerati tabù, liberamente.

Spesso abbiamo affrontato l’argomento del futuro, cosa fare dopo le superiori, quale università scegliere, che lavoro fare. Tra dieci anni sarà facile rispondere a questa domanda, ma ora sembra il dilemma più grande delle nostre vite.

LACRIME DA DOLCI RICORDI

Insieme abbiamo condiviso i pomeriggi dopo il lavoro in spiaggia, i milkshake, le lavatrici, le chiaccherate fino alle due di notte, i cappuccini la mattina, i turni per le docce, il tramonto e le Cheese Pie.

Ne ho mangiate così tante che per poco non diventavo una Cheese Pie pure io.

Siamo rimaste sveglie fino alle 6:20 del mattino per ammirare l’alba sulla spiaggia.

Non potete immaginare che momento magico sia stato.

Abbiamo condiviso insieme momenti di pazza follia a ballare con la canzone “girls just want to have fun” di Cyndi Lauper.

Abbiamo esplorato ogni angolo di Old Town perdendoci tra negozi di souvenirs, solo per trovare il prezzo migliore del portachiavi o per entrare alle 11 di sera nel supermercato 7Days a comprare i biscotti “Miranda” da inzuppare nel the, o come diciamo noi “teuccio”, in terrazza (un rituale che abbiamo creato e che mi mancherà più di tutti).

A volte una di noi non riesce a sopportare il disordine dell’altra, altre volte, invece, l’altra impiega 4 ore e mezza a farsi una doccia, o magari alle 5:30 suona la sveglia perché una del gruppo deve andare a correre.

Altro ancora, il metodo di organizzazione per una di noi è completamente diverso dalle altre.

Nonostante queste piccolezze, ci siamo sempre aiutate e abbiamo cercato di trovare la soluzione migliore che andasse bene per tutte, abbiamo vissuto questa fase di crescita insieme e condiviso tutto, letteralmente, perché quella maglietta che ora mi occupa anche l’ultimo pezzetto d’aria in valigia, non è mia.

ALLA SCOPERTA DI CRETA

Nei weekend visitavamo posti nuovi a Creta: una volta siamo andati a Chania, il weekend dopo a Heraklion e siamo entrati al Palazzo di Knossos (gratis, perché siamo studenti europei sotto i 18/25 anni) e al Museo Archeologico di Heraklion (sempre gratis).

Un altro ancora, abbiamo deciso di  visitare Agia Galini, a sud dell’isola.

Tutto questo lo decidevamo il giorno prima, sulla spiaggia a prendere il sole o mentre passeggiavamo per le stradine di Rethymno.

Il martedì dell’ultima settimana sono andata in escursione sull’isola di Gramvousa e a Balos accompagnata dall’ agenzia presso la quale lavoravo.

Per arrivare al viewpoint della Blue Lagoon di Balos bisogna percorrere una camminata in salita, in circa 20 minuti si gode di una spettacolare vista dall’alto.

Quando mi sono fermata un attimo e ho volto lo sguardo a sinistra l’ho vista: la Blue Lagoon con l’isola di Balos al centro. Sono rimasta in silenzio per almeno dieci minuti, anche se in realtà ne ho percepiti il triplo.

Ero lì.

Da sola, a osservare quel magnifico posto con l’acqua colore turchese e a pensare:  sono così felice e grata per questa vista e per il momento che sto vivendo.

CONCLUSIONI

Ognuno di noi arriva ad un certo punto nella vita dove si sente indipendente e realizzato, con il tempo impariamo a vivere da soli, a lavare i vestiti, a cucinare un pasto “decente” e anche a viaggiare da soli.

Io non ho ancora raggiunto il livello senior,  posso dire di averne provato solo un assaggio durante questa esperienza.

In questo mese sono successe tante cose: ho conosciuto persone nuove, ho dovuto affrontare situazioni che mi hanno messa alla prova, ho assaggiato piatti diversi, mi sono scontrata con stili di vita differenti dal mio.

Mi sento una ragazza molto fortunata per questo.

Sono grata di ogni momento passato con la mia Famiglia Alium, mi mancherà tutto di questo mese con voi!

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