- Aeroporto Orio Al Serio, Partenza, travel2travel family
La sveglia suona, non è una giornata come un’altra, oggi è il giorno della partenza.
Un bacio al mio compagno di vita, vado in cucina, bevo un caffè per poter riordinare le idee e via, come se fossimo in un video gioco, nel mio display virtuale appare il tasto START.
INIZIA una giornata con “l’ansia da decollo”.
Sveglio le ragazze, con il solito dolce rito del risveglio “ GOOD MORNING MY DARLING”, un bacio un abbraccio e ci si prepara.
Ultimo controllo allo zaino, giusto per vedere se i biglietti e passaporti ci sono e via la porta di casa si chiude alle nostre spalle.
Un tonfo, un boato nel cuore, sento che tutto ciò che era certezza, sicurezza ora non lo è più.
Esco dalla mia confort zone e “l’ansia da decollo” comincia a farsi sentire.
L’ANSIA SI AVVICINA
- travel2travel girls
Ora, il foglio A3 da disegno di questo capitolo della mia vita, è completamente bianco e aspetta di essere colorato dal viaggio.
Paura misto felicità, panico misto euforia, sicurezza misto incertezza.
Tutte le emozioni mi scorrono nel sangue, decido allora che ho ancora bisogno di un altro caffe, “l’ansia da decollo” si avvicina.
Ansia, Paura
Sudore freddo
la partenza mi fa sempre uno strano effetto
ma la voglia di viaggiare
mi fa affrontare questo ed altro!
Clara Schiavi 1978
Passati tutti i vari controlli di sicurezza, in un attimo mi trovo sull’aereo, seduta al numero C35.
La voce della hostess annuncia che siamo pronti al decollo.
Noooo fatemi scendere!!!!
Ha inizio la procedura di decollo ed io…ho ANSIA… ANSIA DA DECOLLO!
Ogni volta, siiii mi succede ogni volta, accidenti a me che sono salita sull’aereo.
Il mio cuore…. Il mio cuore comincia a battere cosi forte che lo sento uscire dal mio corpo, le mani iniziano a sudare, il mio stomaco si attorciglia.
Detto da una viaggiatrice è assurdo…ma è davvero cosi!!!!
La mia non è esattamente paura di volare, no non direi, NO non ho paura di volare!
Ansia da decollo, il rumore dei motori, lasciare la terra ferma, per una persona come me che deve avere tutto sotto controllo, qui in questo instante di controllo non ho nulla.
Io, da mamma responsabile, che in questo momento dovrei tenere stretta la mano delle mie ragazze e rassicurarle, mi trovo nella condizione inversa: sono loro con sguardi dolcissimi che mi trasmettono la calma necessaria.
Lo yoga aiuta sempre anche in questo momento, espiro, inspiro e con un mantra “io controllo la mia mente” ripetuto mille volte vedo la terra allontanarsi.
Ok l’aereo ho lasciato la terra.
CONCLUSIONI
Trascorsi i classici 5/10 minuti dal decollo, sopra di me si spegne la luce “obbligo di cinture” e olè, mi trasformo.
Tutto passa.
Come in Dott jekill e Mr Hyde, sono tornata la Clara di sempre.
Ora, posso tranquillamente sentirmi come a casa.
L’ansia da decollo è scomparsa.
La frase che durante la mia trasformazione da decollo, urlavo alla mia mente “accidenti a me che sono salita sull’aereo”, ora si è trasformata in urlo di felicità: dico “per fortuna che sono salita sull’aereo!
E ora “enjoy your fly”.
- Aeroporto di Helsinki-Vantaa, Pista innevata